L’impressionismo australiano protagonista a Londra

3 Gennaio 2017

Australia's-Impressionists national gallery londra

Alla National Gallery di Londra, il nuovo anno si apre con la magia della luce e degli sconfinati paesaggi australiani, grazie a una mostra senza precedenti per il Regno Unito. Attraverso le opere di quattro artisti innovativi – Tom Roberts, Arthur Streeton, Charles Conder e John Russell –  Australia’s Impressionists esplora, per la prima volta nella storia del museo inglese, la distintive modalità con cui questi autori dell’Ottocento riuscirono a dare una personale lettura della corrente impressionista nata in Europa.

Rimasti per lungo tempo poco noti oltre i confini della loro terra di origine, i quattro pittori restituiscono un emozionante spaccato delle qualità ambientali e urbane dell’Australia, concependo decine di “istantanee” di città in rapida ascesa, come Melbourne e Sydney, ma anche abbaglianti vedute di paesaggi costieri e boschivi.
Il risultato è il ritratto di una fase saliente della storia dell’Australia, che diviene l’autentica protagonista dell’esposizione, tanto nella sua dimensione fisica e paesaggistica, quanto nelle fasi di metamorfosi sociale e culturale.

In particolare, i dipinti di Roberts, Streeton e Conder sembrano evocare anche il crescente senso di identità nazionale, antesignano della nascita della Federazione, avvenuta nel 1901.
Nelle opere di Russell, che lasciò il paese d’origine e sì formò quasi interamente in Francia entrando in contatto diretto con Van Gogh, Monet e Matisse, a prevalere è la volontà di catturare gli effetti fugaci della luce nel paesaggio, ricorrendo a  una pittura en plein air.

Organizzata dalla National Gallery, in collaborazione con l’Art Gallery of New South Wales, Australia’s Impressionists è stata resa possibile grazie a prestiti provenienti da alcuni tra i più importanti musei e collezioni private dell’Australia.
Numerose le opere all’esordio assoluto nel Regno Unito, selezionate con l’obiettivo di riconsiderare le modalità attraverso le quali l’impressionismo è stato metabolizzato oltre i luoghi canonici, acquisendo i connotati di un fenomeno internazionale.