Monza ospita i capolavori della Johannesburg Art Gallery

28 Marzo 2017

Claude Monet, Primavera, 1875, olio su tela , cm 58 x 78,5

Aperta al pubblico nel 1910, la Johannesburg Art Gallery vanta un patrimonio di grande valore artistico. Avvicinarlo e renderlo disponibile al pubblico italiano, anche senza raggiungere il Sudafrica, è l’obiettivo della mostra Da Monet a Bacon. Capolavori della Johannesburg Art Gallery, nuovo appuntamento espositivo ospitato, dal 31 marzo al 2 luglio 2017, alla Villa Reale di Monza.

Il museo africano, la cui storia è legata all’affascinante figura della collezionista Lady Florence Phillips, sin dalla sua apertura si è contraddistinto per la presenza di opere di straordinaria qualità e modernità. Nel corso degli anni, acquisizioni e donazioni hanno continuato a incrementare il nucleo originario mantenendo lo stesso spirito. Curata da Simona Bartolena, la mostra di Monza ricorre a 60 opere per ricostruire l’identità curatoriale della pinacoteca sudafricana.

Attraverso dipinti a olio, acquerelli e grafiche, il percorso espositivo delinea oltre un secolo di storia dell’arte internazionale, prendendo in esame l’intervallo compreso tra la metà del XIX secolo fino al secondo Novecento. Allestito negli Appartamenti Principe di Napoli e Duchessa di Genova, l’itinerario tracciato dalla rassegna segue un criterio cronologico e si snoda tra grandi nomi della scena artistica internazionale.

Oltre a Courbet, Corot, Monet, Degas, Rossetti, Millais, Picasso, Bacon, Lichtenstein e Warhol, solo per citare alcuni degli artisti presenti, la mostra non rinuncia a una digressione sulla scena artistica del Sudafrica del secolo scorso.
Agli artisti del Novecento, che operano in questo Paese, è infatti affidata la chiusura del percorso. A Monza sono esposte le opere di Maggie Laubser, esponente di spicco dell’espressionismo sudafricano, e i lavori di pittori come Maude Sumner, Selby Mvusi e George Pemba. Questi ultimi, in particolare, manifestarono il proprio interesse per il sociale con opere che offrono oggi un documento visivo anche della vita urbana sudafricana e della realtà dell’Apartheid.

[Immagine in apertura: Claude Monet, Primavera, 1875, olio su tela, cm 58 x 78,5]