La pittura devozionale italiana, a Milano

20 Marzo 2017

GIOVANNI SERODINE Ascona o Roma 1594/1600 – Roma 1630 SAN PIETRO CHE LEGGE 1628-1630 circa Olio su tela Rancate, Pinacoteca Cantonale Giovanni Z ü st

Saldamente ancorato alla tradizione pittorica italiana, il genere devozionale è al centro della rassegna che, dal 24 marzo al 4 giugno, animerà gli ambienti di Palazzo Reale, a Milano.
I Santi d’Italia. La pittura devota tra Tiziano, Guercino e Carlo Maratta, a cura di Daniela Porro, illustrerà la parabola della pittura di devozione attraverso 44 opere provenienti da alcuni importanti musei italiani ed esteri, da collezioni private, dalla Pinacoteca Vaticana e dalla Fabbrica di San Pietro.

In un percorso che dal Trecento raggiunge l’Ottocento, unendo idealmente Milano e Roma, i protagonisti saranno Francesco d’Assisi e Caterina da Siena, proclamati patroni d’Italia da Pio XII il 18 giugno 1939; Pietro e Paolo, designati, fin dal primo secolo, patroni di Roma; Ambrogio e Carlo Borromeo, tuttora protettori di Milano.
A narrarne le gesta una schiera di artisti capaci di coglierne le tante sfumature: da Tiziano e Guercino, autori di suggestivi capolavori dedicati a Francesco, a Cozzarelli, Sodoma e Brescianino, impegnati a ritrarre le preghiere di Santa Caterina, fino a Carlo Maratta e Giuseppe Cades, la cui pittura omaggia le azioni di Pietro e Paolo.

[Immagine in apertura: Giovanni Serodine, San Pietro che legge, 1628-1630 circa, Rancate, Pinacoteca Cantonale Giovanni Züst]