Google Earth lancia Voyager, per viaggiare nell’architettura mondiale

26 Aprile 2017


Non più solo mappe, immagini satellitari o tridimensionali: a questi – ormai”classici” e indispensabili – strumenti per orientarsi nel pianeta Terra, la nuova versione di Google Earth aggiunge una serie di servizi aggiuntivi. Lanciata lo scorso 18 aprile, la piattaforma di mappatura, rinnovata da un biennio di lavoro, risulta potenziata a livello di accessibilità e di potenzialità offerte, come dimostrano soprattutto le due sezioni Natural Treasures e Voyager. La prima è frutto della partnership siglata con BBC Earth e consente di approdare, da computer, tablet e smartphone, direttamente in alcune delle destinazioni naturalistiche più straordinarie della Terra. In alcuni casi, si tratta di tesori tanto spettacolari quanto poco noti al grande pubblico. Sei gli “itinerari di viaggio” intanto disponibili: Islands, Mountains, Jungles, Deserts, Grasslands e Cities.

Strizza invece l’occhio agli appassionati di architettura contemporanea e dei contesti antropizzato, il servizio Voyager. Presentata da Gopal Shan – product manager in Google Earth – come una “storytelling platform”, consente di accedere a “edifici manifesto” del nostro tempo senza recarsi direttamente in loco. In questa fase di avvio, sono presenti 6 strutture firmate da Zaha Hadid e alcuni focus su tipologie abitative o urbanistiche specifiche, come i grandi giardini e le residenze verdi (selezione in cui troviamo anche il Bosco Verticale di Milano, naturalmente).
Il mondo è grande, possiede tantissime gemme, – ha dichiarato ancora Shan. – Non vogliamo semplicemente consentire agli utenti di raggiungerle e localizzarle; vorremmo anche contestualizzarle, facendo comprendere le ragioni del loro interesse e rilievo culturale”. Un obiettivo che Voyager persegue anche mediante brevi ma esaustive descrizioni dei siti selezionati, i cui testi sono stati redatti da specialisti internazionali.