La danza si fa in tre, alla Scala di Milano

17 Aprile 2017


Un trittico di grandi partiture dirette da Paavo Järvi, al suo debutto in un balletto al Teatro alla Scala di Milano – in scena dal 19 aprile al 13 maggio – rinnova il connubio fra danza, fondamentali componimenti e importante direzione d’orchestra.
Una sola serata, per esempio, vede ben due prime assolute; due creazioni italiane per il celeberrimo Corpo di Ballo: Shéhérazade, di Eugenio Scigliano, che ha già dato prova di qualità artistiche ed espressive con diverse compagnie italiane e non solo, e La Valse, affidata a Stefania Ballone, Matteo Gavazzi e Marco Messina, artisti del ballo con già all’attivo alcune esperienze coreografiche. Nel primo, il fascino dell’Oriente di Le mille e una notte è la fonte d’ispirazione per la suite sinfonica di Rimskij-Korsakov, mentre nel secondo balletto le suggestioni romantiche di Vienna e dei valzer si unisce alla musica di Ravel.
Infine, Symphony in C vedrà la coreografia di George Balanchine eseguita sulle note di Georges Bizet: grande esempio del suo genere “concertante”, strettamente integrato alla musica, senza trama ma non senza espressività, toni e atmosfere.