Le sculture sonore dello svizzero Zimoun alla conquista di Parigi

16 Maggio 2017


Nato in Svizzera nel 1977, l’artista e polistrumentista Zimoun ha sviluppato la sua carriera tracciando un percorso originale, confluito fin dai primi anni Duemila nella realizzazione di singolari sculture sonore, nelle quali impiega sistemi a bassa tecnologia. Già al centro di mostre personali e collettive in ogni parte del mondo, fino al 6 agosto prossimo presenta al Centquatre-Paris una selezione dei suoi affascinanti lavori.

Costituite assemblando oggetti legati alla vita quotidiana o impiegando come materie prime il cartone o di legno, queste opere tridimensionali sono state associate a piccoli dispositivi motorizzati. Una modalità che rende ciascuna scultura autonoma, capace di occupare lo spazio andando a incidere sulle modalità di percezione del volume espositivo nella sua interezza.
Contraddistinte inoltre dalla capacità di emettere suoni, le sculture di Zimoun sono in grado di generare una composizione ricca di variazione sonore. Come sarà possibile comprendere anche dalla mostra parigina, il visitatore può vivere un’esperienza di immersione che lo spinge all’osservazione curiosa e, contemporaneamente, all’ascolto.