Sardegna, raddoppia il Parco archeologico di Tuvixeddu

16 Maggio 2017


Non ha certo bisogno di presentazioni, soprattutto per gli appassionati della Sardegna e per quanti conoscono la città di Cagliari: è la necropoli di Tuvixeddu (in apertura nella foto aerea, fonte Wikipedia), l’area archeologica di straordinario rilievo al cui interno sono presenti centinaia di tombe puniche.
In occasione dell’ultima edizione dell’iniziativa Monumenti Aperti, lo scorso sabato, sono stati aperti per la prima volta al pubblico i percorsi del complesso rimasti inediti. Sviluppati su 25mila metri quadrati, erano fino ad oggi esclusivamente visitabili dagli specialisti. Una serie di interventi, tra cui il restauro delle passerelle in legno e acciaio, ha portato all’estensione degli spazi accessibili alla collettività, con una specifica attenzione anche per la sicurezza dei diversamente abili.

Aperto tutti i giorni dell’anno, nel prossimo futuro il Parco archeologico di Tuvixeddu potrebbe inoltre essere al centro di nuove campagne di scavo e indagine. Il ricorso alle tecnologie più avanzate potrebbe infatti contribuire alla ricostruzione di un quadro più dettaglio del passato della città sarda.
Nonostante l’impossibilità, già accertata, di ottenere alcune informazioni anche a causa di scavi clandestini intrapresi nel passato, resta comunque molto da conoscere sull’area di Tuvixeddu, frequentata – e impiegata – dalla preistoria fino ai nostri giorni. Le numerose testimonianze e stratificazioni comprendono sepolture, corredi funebri, pitture parietali e vanno a intrecciarsi, con esiti affascinanti, con la letteratura, la cultura popolare e la storia più recente.