A Venezia, un festival contro il tabù della follia

26 Maggio 2017


Argomento delicato e dai confini sottili, il tema della pazzia e della salute mentale è al centro della rassegna che, fino al 28 maggio, anima alcune sedi della città veneziana. Giunto all’ottava edizione, il Festival dei Matti – quest’anno intitolato Temporali – ricorre alla creatività come strumento di indagine e divulgazione, dando voce a numerosi protagonisti della letteratura, dell’editoria e del teatro.

Sabato 26 maggio, l’Ateneo Veneto farà da sfondo a una serie di approfondimenti sui diritti connessi alla malattia mentale. Gisella Trincas, Stefano Cecconi, Tommaso Maniscalco e gli psichiatri basagliani Angelo Righetti, Luciano Carrino, Giovanna Del Giudice faranno chiarezza sui pericolosi tabù legati alla definizione di “matto”, mentre il poeta e scrittore Gianni Montieri incontrerà Filippo Tuena, puntando lo sguardo sugli aspetti ordinari della follia.

Domenica 28 maggio, al Teatrino Groggia, il regista e attore Mattia Berto condurrà un laboratorio teatrale aperto al pubblico insieme a Pascale Janot, mentre il sociologo Alessandro Dal Lago illustrerà la nostra percezione del pericolo in un’epoca incerta come quella attuale.
Chiuderà il festival lo spettacolo Letizia Forever, con Salvatore Nocera e la regia di Rosario Palazzolo: un intenso monologo sulla dialettica tra normalità e follia.