Con Cracking Art, all’Isola d’Elba è facile prendere un granchio (d’autore)

30 Luglio 2017

Cracking Art, Anch'io ho preso un granchio!, Isola d'Elba, estate 2017, photo by Guido Muti

Per accendere i riflettori sull’ex cinema all’aperto di Cavo, nota località dell’Isola d’Elba, e supportarne la ripresa dell’attività, quest’estate è stata organizzata… una pacifica invasione di granchi fucsia. Anch’io ho preso un granchio! è infatti il nome dell’irriverente installazione promossa da residenti e villeggianti, con la collaborazione del collettivo artistico Cracking Art, finalizzata a raccogliere i fondi necessari per la riapertura di questa struttura: “schiacciata” dalla rivoluzione digitale, è chiusa e versa in una condizione di abbandono da alcuni anni.

Decine di granchi, tutti di colore fucsia e opera del collettivo di artisti, sono stati collocati sulle spiagge e per le strade del paese: a chiunque supporterà l’iniziativa con un contributo minimo di 20 euro, verrà donato un esemplare. Il processo, che si può ascrivere nel novero delle iniziative di rigenerazione urbana “dal basso”, offre l’opportunità di conoscere anche il modus operandi del movimento Cracking Art. Nato nel 1993, è attivo in iniziative che puntano a “cambiare radicalmente la storia dell’arte attraverso un forte impegno sociale e ambientale“. Numerose le installazioni in giro per il mondo, tra cui alcune recenti in Cina, Dubai, Milano – sui Navigli e al Castello Sforzesco – tra le calli di Venezia, alla Reggia di Caserta.
Con Anch’io ho preso un granchio! operano per la prima volta all’Isola d’Elba, in Toscana.

Il movimento impiega solitamente materiali di origine plastica con l’obiettivo di “mettere in evidenza il rapporto sempre più stretto tra vita naturale e realtà artificiale“. Nel caso di Cavo, la scelta del granchio non è casuale, poiché si tratta di un animale che bem si presta ad essere diffuso sulle spiagge, nel mare, sui muri, sui balconi, in cima agli alberi delle barche; la squillante tonalità scelta ne garantisce la piena visibilità in giro per la località.

I fondi raccolti attraverso Anch’io ho preso un granchio! saranno gestiti da un apposito Comitato, formato sia da villeggianti sia da cavesi, il cui obiettivo è arrivare alla riapertura del cinema entro la prossima estate. L’iniziativa, inoltre, vorrebbe potenziare le attività di questo luogo, arrivando alla “creazione di uno spazio multifunzionale idoneo a ospitare anche presentazioni, incontri e piccoli spettacoli”. Il recupero dell’ex cinema impone un significativo intervento significativo di rifacimento, sia strutturale, sia per quanto attiene le dotazioni tecniche e i servizi aggiuntivi: da una prima stima di budget, i costi da sostenere supererebbero i 50mila euro.