Expo Astana 2017: il Padiglione Italia di ADBR

7 Luglio 2017

ABDR Architetti Associati, Padiglione Italia, Expo Astana 2017

I visitatori del Padiglione Italia saranno accompagnati dal fluire continuo e mutevole di una augmented reality di proiezioni alle pareti, per comprendere come in Italia da sempre il tema dell’energia sia coniugato assieme a quello delle risorse naturali, della creatività e della nostra storia“: con queste parole l’architetto Paolo Desideri dello studio ABDR Architetti Associati ha presentato il progetto con cui il nostro Paese prende parte all’appuntamento internazionale di Expo Astana 2017.
Il padiglione nazionale, promosso dal Ministero degli Affari Esteri – insieme al Ministero dello Sviluppo economico, tramite Agenzia Ice, e una pluralità di altri soggetti – si sviluppa su una superficie di circa 900 metri quadri.

All’interno dello spazio allestito, i visitatori sono sollecitati da una sequenza alternata di “immagini virtuali” e di “oggetti reali”: una combinazione che intende raccontare le modalità attraverso le quali il “genio italiano” è riuscito a individuare, nel corso del tempo, innovative applicazioni sui fronti dell’energia, del risparmio delle risorse naturali, “dell’ingegneria del bello”. Il percorso del Padiglione Italia si articola attorno a una rampa, accessibile all’ingresso, che mediante una leggera pendenza conduce fino a una quota intermedia; raggiunto questo livello, si ridiscende sottopassando proprio la rampa d’accesso.
Tre “piazze” principali si aprono lungo l’itinerario: ciascuna, con modalità distinte, propone una narrazione capace di rivelare i risultati raggiunti dall’Italia nel settore energetico, tra creatività, ricerca e personalità di rilievo come Alessandro Volta, Antonio Pacinotti, Enrico Fermi e, naturalmente, Leonardo da Vinci. Al genio toscano è dedicato lo spazio posto in chiusura, nel quale “una folla di totem interattivi comunicherà direttamente con il visitatore nell’obiettivo di trasmettere il senso di una cultura naturale, da sempre caratterizzata dall’ingegno, in un ambiente evocativo e mutevole grazie al fluire delle proiezioni multimediali che si alternano sulle pareti perimetrali e sul soffitto della piazza“.