Herzog & de Meuron costruiranno il Berggruen Institute di Los Angeles

27 Settembre 2017


Dopo i recenti successi in Europa, che comprendono la rivoluzionaria Elbphilharmonie Hamburg, la cui apertura al pubblico è stata accompagnata da una memorabile cerimonia di luci, colori e suggestioni visive, il duo di architetti svizzeri si è aggiudicato un importante incarico negli Stati Uniti. Nelle scorse settimane lo studio Herzog & de Meuron è stato infatti scelto per la realizzazione del nuovo campus del Berggruen Institute, in California.
In un sito di 447 ettari, ubicato nella zona orientale della catena Santa Monica Mountains e provvisto di un’ampia vista panoramica su Los Angeles, la coppia darà vita alla nuova sede del Berggruen Institute, realtà fondata dal filantropo Nicolas Berggruen e attiva nello studio degli squilibri economici, politici ed ecologici della società contemporanea.

Il complesso architettonico, stando alle indicazioni della committenza, dovrà porsi come un “ambiente ispiratore” per studenti e professionisti che opereranno al suo interno. Sarà dotato di ambienti per conferenze, seminari, simposi, workshop e di residenze, capaci di “incoraggiare lo scambio spontaneo delle idee, fornire spazio tranquillo per la riflessione e ospitare soggiorni temporanei o di lunga durata”.
I principi che indirizzano l’azione del Berggruen Institute troveranno una declinazione nell’intervento architettonico, come lasciano intendere le prime dichiarazioni dei due progettisti. Il Berggruen Institute punta infatti a divenire una sorta di “oasi autosufficiente, mediante un sistema idrico basato sulla raccolta, sulla conservazione, sulla pulizia e sul riutilizzo” dell’acqua, come ha precisato lo stesso Jacques Herzog.
Tale posizione è supportata anche dall’impiego di specie vegetali in grado di resistere alla siccità, dall’attenzione verso il contenimento dell’impatto ambientale e dei consumi garantita da misure strategiche, tra cui l’impiego di sistemi di illuminazione a basso consumo energetico, l’utilizzo di veicoli elettrici nel campus e il ricorso a pavimentazioni permeabili.