Milano e la Mala: “storia criminale” della città

7 Novembre 2017

Beppe Piroddi e Odile Rodin, 1967, Archivi Farabola

C’è tempo fino all’11 febbraio per addentrarsi nei grovigli di una delle fasi più complesse e per alcuni versi oscure della storia della città di Milano. Attraverso 170 immagini d’epoca, documenti, “strumenti del mestiere”, reperti, periodici e quotidiani, la nuova rassegna ospitata nelle sale di Palazzo Morando | Costume Moda Immagine mette in scena la storia della criminalità nel capoluogo lombardo, documentane l’evoluzione e proponendo un ritratto di alcuni di protagonisti di quella stagione.

Dai primi gruppi improvvisati dell’immediato dopoguerra all’affermazione di sofisticate strategie malavitose; dalle imprese più clamorose fino ai criminali della rapina di via Osoppo a Luciano Lutring; da Francis Turatello a Renato Vallanzasca, l’appuntamento curato da Stefano Galli, segue un criterio cronologico e concentra l’attenzione su alcune zone calde di quegli anni, tra cui i quartieri Giambellino, Isola, Ticinese e la casba di via Conca del Naviglio.
Associata alla pubblicazione di un catalogo edizioni Spirale d’Idee, Milano e la Mala è anche un progetto di più vasta portata. Nel periodo di apertura, infatti, saranno proposti percorsi didattici per gli alunni delle scuole di ogni genere, workshop specifici di fotografia e incontri sui temi presentati.

[Immagine in apertura: Beppe Piroddi e Odile Rodin, 1967, Archivi Farabola]