Il dramma del surriscaldamento globale negli scatti di Michel Comte

15 Novembre 2017

Michel Comte Light Maxxi 2017

Conosciuto come talentuoso fotografo di moda, da dieci anni Michel Comte ha deciso di abbandonare l’universo dell’haute couture per cimentarsi nella realizzazione di lavori legati al suo trentennale interesse per l’ambiente. Scalatore e aviatore, da tre decenni Comte va alla scoperta dei territori dominati dai ghiacciai, immortalandoli nei suoi scatti.

Proprio questa tipologia di immagini caratterizza la mostra Light, allestita presso il MAXXI di Roma fino al 10 dicembre. La rassegna offre al pubblico un suggestivo colpo d’occhio su un nuovo ciclo di opere realizzate da Comte e ispirate alle conseguenze del riscaldamento globale sulle aree glaciali del pianeta.

Sostenuto dal WWF, il progetto espositivo punta i riflettori su un tema fortemente attuale, la cui urgenza e complessità risuona negli interventi di Comte, che per oltre dieci anni ha fatto ritorno nei medesimi luoghi, documentando anche le più piccole modifiche del paesaggio e della luce. Il risultato è una serie di scatti dal forte impatto visivo, evocativi di tutta la fragilità e, al contempo, della monumentale potenza di una natura da salvaguardare.

Light è solo il primo capitolo di un progetto che, a partire dal 28 novembre, raggiungerà anche La Triennale di Milano, ospite di Black Light, White Light, un’installazione in ampia scala visibile nella sede meneghina fino al 6 gennaio.