A Parigi è protagonista la fotografia

14 Novembre 2017


Linguaggio visivo tra i più acclamati dell’epoca contemporanea, la fotografia torna a illuminare il calendario espositivo della Ville Lumière. Oltre alla celeberrima fiera Paris Photo, che ha da poco chiuso i battenti, fino al 19 novembre un’altra rassegna animerà uno dei quartieri più vivi, dal punto di vista artistico, della capitale francese.

Stiamo parlando di Photo Saint-Germain, il ciclo di mostre, incontri e visite guidate giunto alla sesta edizione e ospitato dalla sempre frizzante Rive gauche. Fra i tanti appuntamenti da non mancare spicca la doppia mostra che le gallerie Dina Vierny e Le Minotaure dedicano ai dittici di Frank Horvat, accostamenti di mondi e frammenti solo in apparenza inconciliabili, eppure clamorosamente vicini.

Restando in tema di grandi autori, la galleria Meyer Oceanic & Eskimo Art accoglie la mostra promossa dalla galleria Daniel Blau di Monaco, incentrata sugli scatti di Weegee (tra cui quello che vi presentiamo in apertura). Una corposa serie di immagini, realizzate fra gli anni Trenta e Quaranta del secolo scorso, offre allo sguardo scorci urbani, scene di omicidi e folle oceaniche, immortalati da un bianco e nero di forte impatto. Il fotogiornalismo è anche alla base della mostra Contacts, allestita presso la galleria Argentic e composta da dozzine di “contact sheet” provenienti dallo sconfinato archivio della rivista Paris Match.

Un salto nella contemporaneità traghetta verso due rassegne che indagano le declinazioni della fotografia nel tempo presente. L’Istituto Italiano di Cultura accende i riflettori su Guido Guidi, autore di un reportage su cinque architetture di Le Corbusier ‒ la Maison La Roche, la Maison Planeix, la Cité-Refuge, la Villa Savoye e l’Usine Claude-et-Duval ‒, mentre l’Atelier Néerlandais fa da cornice a una serie di immagini tratte dall’archivio fotografico di NOOR, il collettivo di fotogiornalisti e documentaristi impegnati in una decennale ricognizione sulle dinamiche dell’epoca odierna.