Il Tempio Malatestiano visto al “lumen” di Nino Migliori

16 Dicembre 2017


Sono trascorsi 600 anni dalla nascita di Sigismondo Pandolfo Malatesta, signore di Rimini e committente di uno dei gioielli architettonici del Rinascimento italiano, il Tempio riminese intitolato alla sua dinastia. Per celebrare l’importante anniversario, il Comune di Rimini ha incaricato uno dei più talentuosi fotografi italiani di ritrarre la Cappella dei Pianeti e dello Zodiaco, nel Tempio Malatestiano, ricorrendo al lume di candela.

Sono queste le premesse da cui trae origine la mostra Lumen, allestita negli ambienti di FAR ‒ Fabbrica Arte Rimini. 39 scatti realizzati da Nino Migliori accendono letteralmente le luci sulle opere scultoree di Agostino di Duccio, i cui contorni vengono restituiti dall’obiettivo dell’artista grazie alle atmosfere rarefatte e suggestive che lo hanno reso noto a livello internazionale.

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Le vicende quattrocentesche della Cappella dei Pianeti e dello Zodiaco rivivono, così, nelle fotografie di Migliori, catapultando lo sguardo del pubblico in un’epoca lontana, vista con gli occhi del presente. Dal 2006 l’artista fotografa sculture e bassorilievi del Medioevo e del periodo rinascimentale, testimoniando il fare e l’immaginario di un contesto storico-artistico basilare per comprendere quello odierno.
Il risultato, anche stavolta, è un lavoro che richiede un’osservazione paziente e attenta da parte del pubblico, in netta controtendenza rispetto all’attitudine tipicamente contemporanea a fruire le immagini in maniera rapida, quasi compulsiva.