Tra magia e arte antica, Torino va alla scoperta di samurai e ninja

4 Dicembre 2017

Ruth Hartnup, Samurai horseman near Imperial Palace, Tokyo

Una vera e propria immersione nella storia dei guerrieri giapponesi più conosciuti – i samurai – e dei leggendari guerrieri ombra – i ninja – attende i visitatori del MAO – Museo d’Arte Orientale di Torino fino al 2 aprile 2018.
Attraverso un eccezionale corpus di opere, mai esposte in precedenza, dallo scorso 8 dicembre l’istituzione piemontese ha acceso i riflettori su una delle dimensioni più affascinanti e misteriose della società giapponese sondando due delle figure che, ancora oggi, suscitano curiosità e interesse.

Nel percorso espositivo di Ninja e Samurai. Magia ed estetica confluiscono circa 200 manufatti: realizzati tra il XVI e XX secolo, sono stati concessi per l’occasione da collezioni private, oltre che dal Museo d’Arte Orientale di Venezia.
A introdurre la mostra è un video-documentario, che intende fornire strumenti preliminari per comprendere il rilievo e il ruolo dei samurai all’interno della società giapponese, a partire dalla presentazione dei principi del “Bushido” , lo “stile di vita” del guerriero, al quale attenersi in tutti gli ambiti dell’esistenza, non solo in guerra.

Molte le testimonianze di alto interesse storico e artistico esposte nella mostra torinese, tra armi, abiti, dotazioni rare. Tra queste si segnalano un’armatura del periodo Edo appena restaurata e le lame a stella shaken dei ninja, in cui impenetrabile universo viene sondato attraverso attrezzi, costumi, strumenti e oggetti esoterici.
Nel percorso espositivo di Ninja e Samurai. Magia ed estetica è inoltre inclusa una sezione speciale dedicata al repertorio di armi dei ninja: estremamente completa per quantità e varietà, viene presentata per la prima volta in Europa in questa rassegna.

Spazio anche ai torimono, i primi corpi di polizia feudale del Giappone unificato, la cui nascita viene delineata attraverso un’esposizione di oggetti che ricostruiscono anche le evoluzioni avvenute all’interno dell’ordine sociale.
Documenti strategici e tecnici d’epoca, opere calligrafiche, una coppia di grandi paraventi, strumenti legati alla cerimonia del tè, maschere, ornamenti teatrali,  xilografie dei maestri Utagawa Kuniyoshi, Utagawa Kunisada Toyokuni III e Katsushika Hokusai completano la rassegna, estendendo la visione oltre i temi della guerra e della difesa nazionale.

Ninja e Samurai. Magia ed estetica è affiancata da un nutrito programma collaterale, destinato a un pubblico eterogeneo per età e interessi. Tra i prossimi appuntamenti, ci sono la conferenza La classe Bushi ed il feudalesimo nipponico – sabato 16 dicembre 2017, ore 16 – e il ciclo, promosso ogni weekend, di letture di racconti e haiku in abiti della tradizione guerriera giapponese.

[Immagine in apertura: Ruth Hartnup, Samurai horseman near Imperial Palace, Tokyo, 2016. Fonte Flickr]