Arezzo accoglie le sculture di Giorgio de Chirico

16 Gennaio 2018


A 130 anni dalla nascita di Giorgio de Chirico, la città di Arezzo gli rende omaggio con una mostra che svela una parte della sua produzione meno nota al grande pubblico. Dallo scorso 13 gennaio, l’ambiente affrescato dell’atrio d’onore del Palazzo della Provincia, nel centro storico della città toscana, accoglie infatti una decina di opere scultoree dell’artista conosciuto soprattutto per le sue metafisiche composizioni pittoriche.

Promossa dall’Associazione Culturale Arezzo Ars Nova in collaborazione con Casa d’aste Farsetti, Poleschi Arte, Galleria Tega e alcuni collezionisti privati, Giorgio de Chirico – La scultura accende i riflettori sul cosiddetto “immobilismo significante”, restituito attraverso una serie di soggetti dalla notevole carica evocativa, capaci di attivare un’immediata connessione con le più conosciute atmosfere dei quadri dell’autore italiano.
I visitatori potranno misurarsi con cavalli in terracotta e cavalieri, bronzi patinati, figure di archeologi, una statua di Ettore e Andromaca e gli immancabili manichini; presente anche una scultura di circa tre metri e mezzo di altezza che si relaziona con forza con la dimensione spaziale dello storico palazzo aretino.

Come ha sottolineato il curatore Fabio Migliorati, che per l’occasione ha operato insieme a Margherita Fava e di Giuseppe Modeo, si tratta di un universo composto da “forme ibride, artificiali e naturali, oggettuali e geometriche, per l’omaggio a una fastosa alchimia della maschera, della grafia, della silhouette: a decorare l’intimismo di un sentire celebrato, forse per ripartire con lo spirito etnico della natura che sogna la cultura”. Giorgio de Chirico – La scultura resterà aperta fino al 4 marzo prossimo.

[Immagine in apertura: Giorgio de Chirico, Cavallo e cavaliere, 1939-40]