Il velo tra Oriente e Occidente, al centro delle fotografie di Carla Iacono

9 Gennaio 2018


Dal Museo Diocesano di Genova fa tappa a Trento la mostra Re-velation, che presenta una collezione di opere fotografiche dell’artista genovese Carla Iacono. Curata da Clelia Belgrado e Domenica Primerano e aperta fino al 27 marzo prossimo, la rassegna propone la personale visione dell’artista dell’uso del velo, tema rispetto al quale la fotografa non prende mai una posizione esplicita.
Carla Iacono si accosta infatti al delicato tema della “manipolazione delle differenze culturali”, a partire dalla situazione delle donne musulmane immigrate in Europa, con un atteggiamento di indagine orientato a svelare valori e significati, anziché ad atteggiamenti giudicanti.

Senza schierarsi, nelle opere che compongono il percorso espositivo, l’artista affianca immagini “sincere e raffinate”. Accomunate dall’impiego del velo, evocano i dipinti classici attraverso composizione su fondo scuro, illuminate da fasci di luce prevalentemente laterale.
Il risultato è una sorta di “contaminazione simbolica tra cultura Orientale e Occidentale“, ottenuta attraverso fotografie che richiamano l’iconografia del ritratto occidentale restituita però da soggetti – tra cui la figlia Flora – che indossano veli e altri accessori orientali.

In Re-velation l’hijab, l’indumento tanto discusso anche nell’Europa dei giorni nostri, è affiancato da veli cattolici, ebraici e foulard dell’Europa dell’Est, oltre ad essere declinato secondo modalità proprie dei diversi territori e delle culture che nel tempo lo hanno adattato.
Nel suo impiego viene inoltre associato anche a momenti e relativi “riti di passaggio”, come la pubertà, un tema più volte analizzato da Carla Iacono nella sua produzione.
La mostra è allestita al Museo Diocesano Tridentino: tra i primi musei diocesani d’Italia, è stato fondato nel 1903.