Helmut Newton e Guy Bourdin: fashion photography a confronto

10 Gennaio 2018

Helmut Newton Yves Saint Laurent, Paris, 1993 © Helmut Newton Estate

Gli appassionati di fotografia non possono esimersi da una visita alla Helmut Newton Foundation di Berlino che, fino al 13 maggio, fa da cornice a un doppio appuntamento espositivo, dedicato a due personalità essenziali per l’arte dell’obiettivo.

Stiamo parlando di Guy Bourdin ed Helmut Newton, protagonisti rispettivamente di Image Maker e A Gun for Hire, un vero e proprio omaggio alla ricerca visiva di due talenti del genere. Accomunati da un approccio non convenzionale all’obiettivo, Bourdin e Newton concepirono lo scatto come un mezzo attraverso cui affermare la propria estetica, soprattutto in rapporto all’universo della moda e delle riviste patinate.
Per la prima volta in assoluto, una selezione di scatti dei due autori sono esposti nella medesima sede, gettando nuova luce sulle poetiche di entrambi.

Fortemente affascinato dall’arte di Man Ray, Bourdin ha dato vita a immagini iconiche, destinate a pubblicazioni di moda note in tutto il mondo; come Vogue Paris, con cui il fotografo collaborò fino al 1987.
Caustiche e di grande impatto, le opere in mostra richiamano, pur mantenendo la propria autonomia, le scelte e i tagli compositivi di Newton, rendendo l’accostamento ancora più azzeccato.

A Gun for Hire riunisce una serie di scatti commissionati a Newton da svariate maison di moda, come Valentino e Thierry Mugler, e poi incluse dall’artista all’interno del suo corpus di lavori.
Completa la rassegna espositiva berlinese un focus sull’opera di Angelo Marino, ex assistente di Newton, cui è intitolata Another Story, la mostra che raccoglie una galleria di istantanee da lui realizzate usando come soggetto il paesaggio e gli scorci naturali.

[Immagine in apertura: Helmut Newton, Yves Saint Laurent, Paris, 1993 © Helmut Newton Estate]