Gli scatti a colori di William Eggleston in scena a New York

13 Febbraio 2018


Si ispira al titolo di una delle serie fotografiche simbolo della produzione di William Eggleston, la mostra ospite del Met – Metropolitan Museum of Art di New York dal 14 febbraio al 28 maggio. Si chiama Los Alamos, infatti, la serie di scatti presentati per la prima volta nella loro interezza in una istituzione della Grande Mela, guidando il pubblico alla scoperta di un autore rivoluzionario.

Classe 1939, William Eggleston salì alla ribalta negli anni Sessanta come pioniere della fotografia a colori. Il cuore pulsante della mostra è rappresentato dai 75 scatti che compongono Los Alamos, titolo scelto da Eggleston durante uno dei suoi viaggi attraverso gli Stati Uniti insieme a Dennis Hopper e Walter Hopps, riferendosi al Los Alamos National Laboratory, in New Mexico.

Tra le fotografie spicca il primo lavoro a colori di Eggleston, Untitled, Memphis, del 1965, con protagonista un giovane impiegato intento a spingere una fila di carrelli in un supermercato di Memphis. Grazie al processo “dye transfer”, usato fino a quel momento solo in ambito pubblicitario, le fotografie di Eggleston racchiudono un’intensità senza precedenti, divenendo così emblema del suo stile.

Oltre a queste immagini, la mostra newyorkese riunisce anche alcuni scatti in bianco e nero realizzati da Eggleston nel medesimo periodo di Los Alamos, dalla metà degli anni Sessanta alla metà dei Settanta, delineando la sua complessa poetica, influenzata da maestri del calibro di Walker Evans ed Henri Cartier-Bresson e punto di riferimento per gli artisti delle generazioni successive, da Nan Goldin a David Lynch.