Parma sarà la Capitale Italiana della Cultura nel 2020

16 Febbraio 2018


In una sala gremita di giornalisti e addetti ai lavori presso il MiBACT di Roma, il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, ha annunciato il nome della Capitale Italiana della Cultura 2020. Ad avere la meglio sulle altre nove città candidate ‒ Agrigento, Bitonto, Casale Monferrato, Macerata, Merano, Nuoro, Piacenza, Reggio Emilia e Treviso ‒ è stata Parma, scelta all’unanimità dalla giuria.

L’annuncio è stato preceduto dall’intervento di Stefano Baia Curioni, presidente della commissione esaminatrice, che ha sottolineato i tratti comuni ai progetti messi a punto dalle città candidate: la “resilienza”, il senso di alleanza e comunità, la “creatività nella produzione culturale” e la “capacità di cambiare”, evidenziando lo spirito di un’iniziativa, istituita nel 2014, che vuole salvaguardare e promuovere il patrimonio culturale italiano.

Dopo Mantova, Pistoia e Palermo ‒ attuale Capitale Italiana della Cultura ‒ sarà dunque Parma a conservare il titolo per l’intera durata del 2020, grazie a un progetto che la giuria ha indicato come “esempio virtuoso di elevata qualità nella progettazione territoriale a base culturale”, premiando anche il risalto dato ai giovani, alle tradizioni artistiche e alle dinamiche di inclusione e sostenibilità.

La città di Parma ha interpretato il tema della candidatura ‒ La cultura batte il tempo ‒ mettendo in campo 32 progetti organizzati attorno a 7 distretti socio-culturali, dislocati in varie zone cittadine, e dando spazio alle sinergie tra pubblico e privato.