Disegno e scultura: uno sguardo differente sull’arte di Picasso

16 Marzo 2018


Si concentra sul tema dell’evoluzione del linguaggio Picasso. Uno sguardo differente, la mostra al via il 18 marzo prossimo al Museo d’arte della Svizzera italiana, di Lugano. Sul poliedrico autore spagnolo, tra gli artefici del profondo rinnovamento dell’arte avvenuto nel secolo scorso, l’istituzione del Canton Ticino ha scelto di focalizzarsi con un percorso espositivo che incoraggia una lettura comparata della sua vasta produzione.
Un’operazione per la quale il LAC Lugano Arte e Cultura ha coinvolto la studiosa Carmen Giménez in veste di curatrice – ex direttrice-fondatrice del Museo Picasso di Málaga, lavora al Guggenheim Museum di New York da oltre 25 anni ed è considerata tra le massime esperte dell’artista – e si è avvalso della collaborazione del Musée National Picasso di Parigi; istituzione che, come noto, raccoglie la più completa collezione dei suoi lavori.

Concentrandosi sulla produzione su carta, la rassegna riunisce un corpus di 120 opere; si tratta di 105 disegni e di 15 sculture, in grado di dispiegarsi nel vasto arco temporale compreso tra il 1905 e il 1967.
Promossa con l’intento di gettare nuova luce sulla complessa e articolata arte di Picasso, svelandone gli sviluppi decennio dopo decennio, la mostra è impreziosita dalla presenza di alcuni lavori meno noti al grande pubblico. La loro rarità deve essere considerata come una chance per estendere, oltre le interpretazioni canoniche, la conoscenza sul padre del Cubismo.

La scelta di affiancare lavori su carta e creazioni tridimensionali, inoltre, rafforza la volontà di un’analisi davvero trasversale, potenzialmente in grado di aprire le strade a nuove narrazioni e interpretazioni. Molte le tecniche con le quali si è misurato Picasso nel corso della carriera – tra queste, acquerello, collage, pastello, gessetto,  carboncino, inchiostro – documentate attraverso i prestiti del museo parigino: in questo modo, “si manifesta uno straordinario campionario di sottili variazioni, dal quale affiora chiaramente il fervore creativo che contraddistingue l’artista“.

Non di minore rilievo la sperimentazione condotta sul fronte della scultura, un mezzo espressivo nel quale Picasso ha realizzato il “rivoluzionario superamento della tradizionale separazione tra bidimensionalità e tridimensionalità“.
A Lugano, le 15 sculture esposte aprono un varco in un universo affascinante quanto quello pittorico, con il quale l’artista si è messo alla prova a più riprese: l’itinerario tracciato procede dalla Tête de femme: Fernande del 1909 alla Tête de femme del 1962, in metallo dipinto policromo.

Associata a un catalogo disponibile in due versioni, italiano e inglese, con contributi scientifici di Carmen Giménez e Francisco Calvo Serraller e immagini a colori di tutte le opere esposte, Picasso. Uno sguardo differente resterà aperta fino al 17 giugno.