Ansel Adams a Manzanar, quando fotografò i giapponesi americani internati

7 Aprile 2018


Tra il 1943 e il 1944, su invito del suo amico Ralph Merritt, il fotografo statunitense Ansel Adams documentò la vita degli internati del Manzanar War Relocation Center, in California.
In seguito all’entrata in vigore, nel 1942, dell’ordine esecutivo 9066 – firmato da Franklin D. Roosevelt a seguito dell’attacco di Pearl Harbor e del relativo clima di sospetto e diffidenza – sorsero diversi campi di internamento destinati ai cittadini giapponesi residenti negli Stati Uniti. Anche i nati nel Paese nordamericano furono costretti a trasferirsi, abbandonando abitazioni private, lavoro e perdendo i diritti civili basilari.

La serie fotografica realizzata dal grande fotografo viene ora presentata al pubblico in occasione della mostra Manzanar: The Wartime Photographs, da considerare come una sorta di preludio dell’attività e della linea curatoriale del nascente Dallas Holocaust Museum/Center for Education and Tolerance.
La missione del museo, la cui apertura è stata annunciata per l’autunno 2019, è infatti quella di ripercorrere la storia dell’Olocausto e promuovere i diritti umani combattendo pregiudizi, odio e indifferenza.
Attraverso gli occhi e l’obiettivo della camera di Ansel Adams, questo periodo controverso della storia americana viene documentato, ricordandoci come ai cittadini americani giapponesi siano stati negati i diritti civili e umani nel Paese che loro chiamavano casa“, ha sottolineato Mary Pat Higgins, presidente e CEO del museo.