Fa una grande scoperta archeologica a soli tredici anni. Succede in Germania

17 Aprile 2018


Risalirebbe al periodo del regno del re danese Harald “Bluetooth”, artefice della diffusione del cristianesimo in Danimarca, il reperto portato alla luce dal tredicenne, con la passione per l’archeologia, Luca Malaschnitschenko in Germania.
La casuale scoperta, avvenuta mentre il ragazzino stava controllando con il metal detector una porzione di terreno sull’isola settentrionale di Rügen, insieme al suo docente René Schön (entrambi raffigurati nell’immagine in apertura, photo by Stefan Sauer/dpa), ha inizialmente riguardato un oggetto metallico di piccole dimensioni.

Il suo rinvenimento ha destato l’interesse nella comunità scientifica locale, finendo per aprire le porte a una campagna di scavo nella quale sono stati coinvolti i tecnici del servizio archeologico regionale.
Tre mesi dopo il primo ritrovamento, a riaffiorare dal sottosuolo è quello che gli specialisti considerano essere il tesoro del sovrano danese, il cui regno inglobava anche la Germania settentrionale, la Svezia meridionale e parti della Norvegia. Collane intrecciate, perle, spille, un martello di Thor, anelli e fino a 600 monete scheggiate sono dunque tornati alla luce nell’isola bagnata dal Baltico. Ad oggi la scoperta si qualifica come una delle più importanti legate a quella fase della storia della Danimarca.