Fotografia in festival a Brescia e dintorni

14 Maggio 2018


Mancano ormai solo poche ore all’avvio della seconda edizione di Brescia Photo Festival, la rassegna che dal 16 maggio al 2 settembre animerà la città lombarda e alcune zone limitrofe, con mostre e appuntamenti dedicati alla fotografia. Quest’anno il fil rouge che unisce le numerose iniziative in programma è il tema del collezionismo, indagato attraverso l’affascinante arte dell’obiettivo.

Pratica fondata su un’instancabile passione, il collezionismo trova nelle due mostre cardine della rassegna altrettante chiavi di lettura. Il Museo di Santa Giulia fa da sfondo a Ferdinando Scianna. Cose, a cura di Luigi Di Corato, e a Percorsi paralleli. La Collezione Mario Trevisan, a cura dello stesso Mario Trevisan con Renato Corsini e Luigi Di Corato, puntando lo sguardo sulle raccolte di due importanti personalità legate alla fotografia.
L’esposizione intitolata a Scianna, la cui storia è connessa a quella dell’agenzia Magnum Photos, riunisce sia gli scatti che immortalano un’ottantina di oggetti sia i manufatti acquistati dall’autore nel corso dei suoi viaggi, commentati con testi e parole. Mario Trevisan, uno fra i più noti collezionisti di fotografia in Italia e in Europa, apre invece le porte della sua raccolta, affiancando scatti di artisti del calibro di Fox Talbot, Man Ray, Weegee, Nan Goldin, Serrano e Giacomelli.

Anche altre collezioni si metteranno in mostra a Brescia, come quella di Paolo Clerici, esposta nella sede del Ma.Co.f. – Centro della Fotografia Italiana, mentre per la prima volta il festival amplierà i propri orizzonti, raggiungendo anche la provincia di Brescia.
A Desenzano del Garda, per esempio, la Galleria Civica di Palazzo Todeschini ospita due mostre che affondano le radici nella collezione del Ma.Co.f: Star & Starlette – I miti del cinema dagli anni ’50 ad oggi e Chapeau! – La magia e l’arte del cappello nelle fotografie. Al Museo Mazzocchi d’Arte Orientale di Coccaglio, infine, va in scena Giappone 1923 – Collezione Antonio Locatelli, il reportage a impronta sociale di Antonio Locatelli nel Giappone degli anni Venti.