L’astronomia? Adesso si impara (anche) con manga e anime

29 Maggio 2018


Lo scorso mese di marzo, la dottoranda italiana Daria Dall’Olio, che si sta specializzando presso la Chalmers University of Technology di Göteborg, in Svezia, ha presentato il progetto Costellazione Manga in occasione del congresso Communicating Astronomy with the Public, il più grande appuntamento nel settore della comunica­zione astronomica, che si è svolto nella città di Fukuoka, in Giappone.
Il punto di partenza della ricercatrice – attiva su questo specifico fronte dal 2011 e coadiuvata anche dal ricercatore in astronomia Piero Ranalli e dall’esperto di storia dell’animazione e del fumetto Alessandro Montosi – è la possibilità di ricorrere a riferimenti culturali legati all’universo anime e manga per veicolare, anche al pubblico privo di preparazioni specifiche, nozioni e concetti di astrofisica in maniera fluida e agevole.

Come messo in evidenza da Daria Dall’Olio in Costellazione Manga, il fumetto e l’animazione giapponese sono parte dell’immaginario condiviso da almeno due generazioni nate nel Paese del Sol Levante, ma anche in Europa e negli Stati Uniti. Interpretandolo nell’accezione di strumento pedagogico in grado di ridurre le distanza anche tra padri – cresciuti con opere come Atlas, Ufo Robot, Galaxy Express 999, Starzinger, Ken il guerriero, I Cavalieri dello Zodiaco – e figli, Costellazione Manga si qualifica come un “progetto versatile”, che può acquisire la forma di spettacoli per il planetario, seminari, attività all’aperto e osservazioni notturne del cielo.
Combinare scienza, apprendimento e intrattenimento sembra dunque possibile: anche a Göteborg, in occasione del Festival della Scienza che si è tenuto lo scorso aprile, questa speciale formula di sinergia tra astronomia, storia dell’animazione e del fumetto ha avuto la propria occasione di visibilità.