Paul Cézanne, il padre dell’arte moderna sul grande schermo

4 Maggio 2018


Senza i suoi volumi essenziali, il suo ritorno a una costruzione “primitiva” dei soggetti, Picasso non avrebbe dipinto Les Demoiselles d’Avignon. Senza le sue campiture cromatiche, che danno un ritmo netto e senza sfumature alla composizione, i Fauves non avrebbero portato il colore all’autonomia espressiva che ha poi raggiunto. Non c’è arte, nel Novecento, senza Paul Cézanne.

Colui che a tutto diritto può definirsi il padre dell’arte moderna, quindi, lo scorso anno è stato giustamente protagonista di una grande mostra alla National Portrait Gallery di Londra, incentrata proprio sui ritratti firmati dal grande autore francese.
E non a caso Cézanne. Ritratti di una vita è il titolo del film-evento che sta per sbarcare nei cinema italiani, in programma nelle migliori sale (elenco completo su nexodigital.it) soltanto nei giorni dell’8 e 9 maggio prossimi.

Girato tra Londra, Parigi, Washington D.C. e in Provenza, la regione nel sud della Francia cui Cézanne restò sempre molto legato, il film ritrae appunto uno dei maggiori autori dell’arte occidentale. Attraverso i luoghi della sua esistenza e le sue stesse parole, giunte fino a noi nelle lettere private, lo spettatore avrà l’occasione unica di avvicinarsi all’animo e al pensiero di Cézanne.

Naturalmente, uno dei modi migliori e più intimi, per conoscere un pittore nel profondo, è quello di far parlare i suoi quadri. Per questo, le telecamere di questo nuovo episodio della stagione de La Grande Arte al Cinema si addentreranno nella mostra Cézanne’s portraits, che raggruppa ben 50 ritratti del pittore di Aix-en-Provence: opere che sono state ospitate dalla National Portrait Gallery di Londra al MoMA di New York, dalla National Gallery of Art di Washington fino al Musée d’Orsay a Parigi.
Curatori ed esperti legati a queste istituzioni contribuiscono poi ad arricchire ulteriormente il film, guidando lo spettatore all’interno del percorso espositivo e, quindi, della vita di Cézanne. Anche il pronipote del pittore, Philippe Cézanne, ha preso parte al progetto cinematografico, rendendolo se possibile ancora più straordinario.

Oltre a quadri entrati nella leggenda, come quelli dedicati alla Montagna Sainte Victoire o alle sue amatissime mele, Cézanne ha realizzato circa 200 ritratti, immortalando le persone che fecero parte alla sua vita, dipingendone le sembianze spesso anche più di una volta, a ricordare che condivisero con l’artista momenti diversi della sua esistenza. Impressionante è in realtà anche il numero di autoritratti che Cézanne fede di se stesso: se ne contano almeno una trentina.