La carriera della giovane Adelita Husni-Bey ripercorsa a Modena

19 Giugno 2018

Adelita Husni-Bey, Senza titolo 2011 Collage, 21 x 29 cm Collezione Sergio Bertola, Genova Courtesy l’artista e Laveronica arte contemporanea, Modica

Nonostante la giovane età, Adelita Husni-Bey ha già conquistato un ruolo di primo piano nel panorama creativo nostrano e internazionale. Protagonista, insieme a Roberto Cuoghi e Giorgio Andreotta Calò, del Padiglione Italia curato da Cecilia Alemani durante la Biennale di Venezia del 2017, fino al 26 agosto la giovane artista classe 1985, originaria di Milano, animerà con le proprie opere la Palazzina dei Giardini della Galleria Civica di Modena.

Si intitola Adunanza la mostra che, sotto la curatela di Diana Baldon e Serena Goldoni, ripercorre 10 anni di carriera della Husni-Bey attraverso opere legate ai linguaggi visivi più disparati, dal video all’installazione, dalla pittura alla fotografia sino ai lavori su carta. Prima, estesa personale dell’artista in un’istituzione italiana, la rassegna mette in luce i temi cardine della poetica dell’artista, interessata fin dagli esordi a temi politici e sociali.

Studi di sociologia e pratiche d’insegnamento sperimentali sono alcuni degli strumenti messi in campo dalla Husni-Bey per la realizzazione delle proprie opere, basate anche su workshop e giochi di ruolo cui partecipano varie tipologie di comunità.
Secondo Husni-Bey, infatti, il ruolo dell’artista è “creare situazioni e dinamiche nuove dove nulla è recitato e dove emergano criticamente, agli occhi dei soggetti coinvolti, le profonde connessioni con i rapporti di forza di tipo economico e sociale che governano l’Era contemporanea”.

[Immagine in apertura: Adelita Husni-Bey, Senza titolo, 2011, Collezione Sergio Bertola, Genova. Courtesy l’artista e Laveronica arte contemporanea, Modica]