Lo Smithsonian American Art Museum “trasforma” una mostra in realtà virtuale

17 Agosto 2018

FoldHaus, Shrumen Lumen, Burning Man Festival, 2016. Photo by Rene Smith

Diventa accessibile in realtà virtuale – e, dunque, da qualsiasi zona del pianeta – la mostra No Spectators: The Art of Burning Man, dedicata all’evento annuale organizzato nel Black Rock Deser del Nevada. Mentre sale l’attesa per l’edizione 2018, che sarà contrassegnata come da tradizione da eccentriche e sorprendenti installazioni temporanee, attraverso la piattaforma Sansar è diventato possibile accedere ai contenuti dell’esposizione che, nella dimensione “fisica” della Renwick Gallery, a Washington, riunisce installazioni ambientali, costumi, gioielli, travestimenti, memorabilia e un’ampia selezione di fotografie e materiali d’archivio provenienti anche dall’esposizione permanente City of Dust: The Evolution of Burning Man.

L’iniziativa, sostenuta dal SAAM – Smithsonian American Art Museum, costituisce il punto di avvio di un processo destinato a rendere anche alcune iconiche opere d’arte della collezione permanente dell’istituzione più accessibili e “interattive”, sempre attraverso la realtà virtuale.
Con Sansar, speriamo non solo di rendere l’esperienza museale più accessibile, ma anche di permettere alle persone di curare le proprie esperienze e condividere le loro uniche prospettive con il mondo“, ha affermato Jason Gholston, Responsabile di Sansar Studios. “Siamo entusiasti di sostenere questa trasformazione di arte e istruzione e siamo entusiasti di trovare partner lungimiranti in Intel e Smithsonian“, ha aggiunto ancora. Siglando questa partnership, SAAM fa dunque la propria parte verso il raggiungimento di uno dei più ambiziosi obiettivo dello Smithsonian, che intende estendere al conoscenza delle proprie collezioni a un miliardo di persone nel corso di cinque anni.
La realtà virtuale, come facilmente intuibile, consentirà di raggiungere una gamma sempre più ampia di pubblico, agendo anche come strumento innovativo nei campi della conservazione e dell’acquisizione di dati sulle opere conservate nelle varie raccolte.