Genesi, il capolavoro di Sebastião Salgado fa tappa ad Ancona

29 Settembre 2018

Sebastiao Salgado, Genesis, Isola di Siberut, Sumatra, Indonesia, 2008

Prende il nome dall’omonimo progetto fotografico di Sebastião Salgado la mostra ospite della Mole Vanvitelliana di Ancona fino al 6 gennaio 2019. Risultato di un lavoro decennale avviato nel 2003, Genesi è un racconto per immagini della straordinaria bellezza della Natura, immortalata dal fotografo durante i suoi viaggi da una parte all’altra del mondo.

Attraverso 245 scatti, Salgado ha saputo intonare un vero e proprio inno alla potenza del mondo naturale, mettendone in luce anche l’estrema fragilità e l’urgenza di preservarne gli equilibri. Le cinque sezioni che compongono la rassegna anconetana evocano le terre raggiunte dal fotografo e protagoniste assolute delle sue immagini in bianco e nero.

Il Pianeta SudI Santuari della Natural’AfricaIl grande Nordl’Amazzonia e il Pantanàl danno voce a un mondo naturale non del tutto intaccato dalle azioni dell’uomo, svelando paesaggi incontaminati e la presenza di specie animali colte da Salgado nel loro habitat naturale, come i leoni marini e le tartarughe giganti della Galapagos o le zebre del Kenya e della Tanzania.

Salgado ha dato particolare rilievo anche alle popolazioni indigene che vivono nei territori da lui percorsi e dove il fotografo ha trascorso alcuni mesi. Ne sono un esempio i Pigmei delle foreste equatoriali nel Congo settentrionale, gli Yanomami e i Cayapó dell’Amazzonia brasiliana, i Boscimani del deserto del Kalahari in Sudafrica e le tribù Himba del deserto della Namibia.