A Lodi torna il Festival della Fotografia Etica

5 Ottobre 2018


Cresce il successo internazionale del Festival della Fotografia Etica, la kermesse lodigiana che anche quest’anno, dal 6 al 28 ottobre, animerà la città lombarda con gli esiti della ricerca fotografica più recente. L’obiettivo dichiarato dagli organizzatori della rassegna ‒ “creare un circuito virtuoso in grado di permettere alla fotografia di arrivare al pubblico e parlare alle coscienze” ‒ rispecchia quello dell’imminente edizione, ovvero “diffondere il linguaggio fotografico, e la sensibilità culturale che ne consegue, tra i non addetti ai lavori”.

Il grande richiamo dell’iniziativa è confermato dall’incredibile numero di candidature al World Report Award 2018, che ha visto trionfare Paula Bronstein (nell’immagine in apertura) nella sezione Master, con il reportage sull’esodo forzato di 700mila persone della minoranza etnica di origine islamica Rohingya verso il Bangladesh, Tommaso Protti nella sezione Spotlight, con il reportage sulla crisi sociale in Amazzonia, Camillo Pasquarelli nella sezione Short Story, con il reportage dedicato al conflitto nella valle del Kashmir, la giovane Nanna Heitmann nella sezione Student, con il reportage sulla fine dell’estrazione del carbone in Germania.

Laurence Geai, Giles Clarke e Bente Marei Stachowske si sono distinti nella categoria Single Shot, mentre la sezione No profit premia gli enti CARE HARBOR, AVSI Foundation e Water Grabbing Observatory. Nella medesima sezione sarà esposto anche il lavoro di Johnny Miller.

La sezione Uno sguardo sul mondo darà visibilità a cinque mostre, che riuniranno le opere di Shah Marai, ucciso in un attentato a Kabul lo scorso 30 aprile, di Filippo Venturi, di Michele Guyot Bourg, di Olivier Laban Mattei e di Adam Ferguson. Tra le altre sezioni spiccano lo Spazio Approfondimento, che accoglierà l’opera di Mary Calvert, e lo Spazio Tematico, incentrato sul legame fra gli animali e l’uomo.