Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana: tutti i premiati della VI edizione

12 Ottobre 2018


Frutto della collaborazione tra la Triennale di Milano e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana 2018 e il Premio T Young Claudio De Albertis – quest’ultimo, al proprio esordio, dedicato alle giovani promesse dell’architettura e dell’ingegneria – sono stati conferiti venerdì 12 ottobre nel capoluogo lombardo.

Istituito nel 2003, il premio triennale Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana punta alla “promozione pubblica dell’architettura contemporanea come costruttrice di qualità ambientale e civile, e insieme guarda all’architettura come prodotto di un dialogo vitale tra progettista, committenza e impresa“; in questa sesta edizione è stato assegnato allo studio feld72 Architekten, per il progetto Kindergarten Niederolang (immagine in apertura, photo by Hertha-Hurnaus) ultimato a Olang (Bolzano), nel 2016.

Promosso con l’obiettivo di “ricordare l’attenzione e l’impegno di Claudio De Albertis attraverso un segnale concreto di supporto alle giovani eccellenze italiane“, il nuovo Premio T Young Claudio De Albertis è stato conferito all’architetto trevigiano – classe 1980 – Simone Gobbo, fondatore del pluripremiato studio demogo, per il Bivacco F.lli Fanton di Marmarole (Belluno), la cui costruzione avviata nel 2015 è attualmente in progress. Inoltre, agli architetti Paola Viganò, Valeriano Pastor, Guido Canali e Umberto Riva sono stati riconosciti i Premi alla carriera; il Premio speciale all’opera prima è andato a Mirko Franzoso, progettista della Casa sociale Caltron di Cles (Trento), completata nel 2015.
Il Premio Speciale alla committenza è stato invece assegnato all’artista Edoardo Tresoldi, autore di scenografici interventi come la “cattedrale risorta” nel parco archeologico di Santa Maria di Siponto, a Manfredonia, in provincia di Foggia.

I progetti vincitori resteranno in mostra alla Triennale di Milano fino all’11 novembre prossimo; il progetto espositivo è curato da Lorenza Baroncelli, Curatore del settore Architettura, rigenerazione urbana, città, con delega al coordinamento artistico della Triennale di Milano.