Anche a Napoli è Escher mania

2 Novembre 2018

Maurits Cornelis Escher, Convesso e concavo, Marzo 1955, Litografia, 27,5x33,5 cm, Collezione Giudiceandrea Federico. All M.C. Escher works © 2016 The M.C. Escher Company. All rights reserved

Fino al 22 aprile 2019 il PAN ‒ Palazzo delle Arti di Napoli ospiterà una rassegna che, negli ultimi anni, ha fatto registrare un vero e proprio record di visitatori. Stiamo parlando di Escher, la grande retrospettiva dedicata all’artista olandese, noto in tutto il mondo per le sue geometrie visionarie.

Oltre 200 opere evocano il percorso creativo di Maurits Cornelis Escher, ben testimoniato da capolavori quali Giorno e Notte (1938), Metamorfosi II (1939) e Relatività (1953), che, in occasione della mostra partenopea, sono affiancate a una inedita selezione di interventi realizzati durante il viaggio dell’artista lungo la Costiera Amalfitana, nella primavera del 1923.

I ripetuti soggiorni campani si riveleranno fondamentali per Escher, sia sul fronte professionale ‒ le atmosfere nostrane ispirarono gli studi sulle forme che lo avrebbero reso celebre ‒ sia dal punto di vista affettivo: proprio in Campania l’artista conobbe Jetta Umiker, destinata a diventare sua moglie.

La rassegna partenopea, suddivisa in sezioni che spaziano dagli esordi ai viaggi campani, dalle metamorfosi ai paradossi geometrici, approfondisce anche l’influenza esercitata da Escher sulle generazioni di artisti successive, includendo una serie di rimandi al mondo dei fumetti, della pubblicità, della discografia e del cinema. Inoltre il pubblico è invitato, grazie a giochi e supporti didattici, a “immergersi” nei vorticosi universi immaginati da Escher.

[Immagine in apertura: Maurits Cornelis Escher, Convesso e concavo, marzo 1955, Collezione Giudiceandrea Federico. All M.C. Escher works © 2016 The M.C. Escher Company. All rights reserved]