I mattoncini “a regola d’arte” di Nathan Sawaya

20 Novembre 2018


I mattoncini colorati più famosi e amati di sempre diventano “arte contemporanea”: è in questa “versione”, infatti, che hanno già stupito circa cinque milioni di persone nel mondo. La cifra fa riferimento al numero dei visitatori di The art of the Brick, il progetto espositivo incluso dalla CNN nella lista delle dieci mostre assolutamente da vedere, che fino al 24 febbraio prossimo fa tappa a Torino, negli spazi della Promotrice delle Belle Arti.

L’esposizione riunisce oltre ottanta imponenti opere di Nathan Sawaya, l’artista statunitense che per primo ha “elevato” i celebri mattoncini LEGO a “materia artistica”, sviluppandone il potenziale espressivo anche da questo punto di vista. I suoi sorprendenti lavori vengono regolarmente presentati su scala globale, in cinque diversi format. Nella versione torinese, la prima su scala nazionale, oltre ad alcune opere più note sono esposte tante novità, che promettono di sollecitare l’interesse anche di coloro che hanno già avuto l’occasione di avvicinarsi al linguaggio e allo stile di questo autore.

È il caso di Testa Moai, che riproduce l’aspetto delle iconiche sculture dell’isola di Pasqua, affiancata a Torino a un dinosauro a grandezza naturale (nell’immagine in apertura).
Il percorso, inoltre, comprende le ricostruzioni ‒ a volte reinterpretate ‒ di capolavori universalmente riconosciuti, tra cui la Monna Lisa di Leonardo, la Ragazza con l’orecchino di perla di Vermeer, Il Bacio di Klimt e L’Urlo di Munch. La sezione dedicata all’anima conduce invece il visitatore più in profondità nell’immaginario dell’artista, grazie a lavori come Yellow, iconica scultura a grandezza naturale scelta anche come immagine guida nella grafica della mostra.