Gli scatti vincitori del World Press Photo 2018 al Forte di Bard

7 Dicembre 2018

Venezuela Crisis. Ronaldo Schemidt, Venezuela, Agence France-Presse

Confermato anche quest’anno il “sodalizio” tra il Forte di Bard, in provincia di Aosta, e il World Press Photo. Lo testimonia l’apertura della mostra associata al premio che, fino 6 gennaio prossimo, permetterà di ammirare le più significative fotografie presentate in occasione della 61esima edizione del celebre concorso internazionale di fotogiornalismo. Come noto, nel 2018 a trionfare è stato il fotografo venezuelano Ronaldo Schemidt con l’iconica Venezuela Crisis, cui è stato assegnato il titolo di Photo of the Year (in apertura).
L’annuale competizione restituisce, attraverso l’occhio dei fotografi, i cambiamenti in atto in tutto il mondo e racconta le storie che attraversano e animano il pianeta attraverso scatti memorabili.

Dopo le tappe a Bari e a Roma, l’esposizione ha raggiunto la Valle d’Aosta accompagnata dal suo straordinario potere di documentazione.
Anche quest’anno la giuria indipendente che si occupa del premio ha dovuto compiere una scrupolosa opera di selezione: i Paesi partecipanti sono stati 125; 4.548 i fotografi che si sono candidati; 73.044 le immagini pervenute. Australia, Bangladesh, Belgio, Canada, Cina, Colombia, Danimarca, Egitto, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Norvegia, Russia, Serbia, Sud Africa, Spagna, Svezia, Paesi Bassi, Regno Unito, Usa e Venezuela sono gli Stati dai quali provengono i 42 fotografi selezionati in questa edizione.

Oltre al già citato Schemidt, fotografo della Agence France-Presse e vincitore assoluto per il 2018 grazie a una fotografia che dimostra “un’energia fortemente dinamica. I colori, il movimento e la forza della composizione trasmettono un’emozione istantanea“, come ha sottolineato il presidente della giuria, sono stati insigniti di ulteriori riconoscimenti anche altri autori.
Il premio, che è strutturato secondo categorie, è stato conferito  a Patrick Brown per Crisi Rohingya; ad Adam Ferguson per Boko Haram ha attaccato le bombe suicide e contro di loro. In qualche modo queste ragazze adolescenti sono sopravvissute. – Aisha, 14 anni; a Toby Melville per Testimoniare le conseguenze immediate di un attacco nel cuore di Londra; a Ivor Prickett per La battaglia per Mosul – Allineati per una distribuzione di aiuti.

L’Italia figura tra i Paesi vincitori, grazie ai risultati conseguiti, in diverse categorie, da cinque fotografi. Si tratta di Alessio Mamo, secondo nella categoria Volti – foto singola; Luca Locatelli, secondo nella categoria Ambiente – reportage; Fausto Podavini, secondo nella categoria Progetti a lungo termine; Giulio di Sturco, secondo nella categoria Storie d’attualità – foto singola e Francesco Pistilli, terzo nella categoria Notizie generali – reportage.