La pittura di Pierre Bonnard torna a Londra dopo vent’anni

22 Gennaio 2019

Pierre Bonnard (1867 – 1947) Coffee (Le Café) 1915 Oil paint on canvas 730 x 1064 mm Tate

Dopo 20 anni il Regno Unito torna a rendere omaggio all’arte di Pierre Bonnard con una grande mostra. A interrompere la lunga assenza è la Tate Modern, sede dal 23 gennaio di Pierre Bonnard: Il colore della memoria, un’ampia ricognizione sul pittore francese in occasione della quale confluiscono circa 100 suoi capolavori, concessi da istituzioni pubbliche e collezioni private internazionali.
Scomparso nel 1947, l’artista lega il proprio nome e la sua fama alla realizzazione di opere dalla forte identità cromatica, contraddistinte da composizione moderne e innovative.

Alla peculiare capacità di fissare sulla tela, consegnandoli all’eternità, istanti per loro natura fugaci e transitori, la mostra londinese assegna una specifica attenzione. Nello stesso tempo ripercorrendo la carriera di questa autore per intero, offrendo spazio anche ad ambiti meno noti della sua produzione e a campi di interesse fin qui trascurati. Obiettivo di questo progetto espositivo, visitabile fino al 6 maggio prossimo, è mettere in evidenza il ruolo ricoperto dall’artista nella storia della pittura nel XX secolo. Contemporaneo – e amico – di Henri Matisse, Bonnard viene infatti riconosciuto tra gli innovatori di questo genere artistico; non a caso, fu considerato un punto di riferimento per le generazioni successive, in particolare per artisti come Mark Rothko e Patrick Heron.

A ricostruire la sua parabola, caratterizzata da un sentimento di coinvolgimento nei confronti del mondo circostante, sono – tra gli altri lavori – opere raffiguranti paesaggi come L’été, del 1917, aventi come soggetto scene d’interni; Le café, del 1915 e lavori come Nu dans un intérieur, del 1935 circa, nei quali la sua attenzione si concentra su dettagli della vita domestica.

[Immagine in apertura: Pierre Bonnard, Coffee (Le Café), 1915, Tate]