Da Stefano Accorsi a Peter Greenaway, i grandi del cinema raccontano Tintoretto, il “ribelle di Venezia”

15 Febbraio 2019

Stefano Accorsi_ph_Filippo_Milani_Courtesy Saverio Ferragina

Sono trascorsi 500 anni dalla nascita di Jacopo Robusti, in arte Tintoretto. Visceramente legato alla sua città natale, Venezia, a tal punto da non abbandonarla mai neppure durante la drammatica fase della peste, il pittore ha ispirato la nuova produzione del ciclo Grande Arte al Cinema. Firmato Sky Arte e distribuito da Nexo Digital, il docu-film che esplora la vicenda biografica e la produzione dell’artista è stato realizzato grazie al coinvolgimento di figure di primo piano del mondo cinematografico, culturale e storico-artistico.
Due attori molto popolari e apprezzati come Helena Bonham Carter, nella versione inglese, e Stefano Accorsi, in quella italiana, hanno scelto di accompagnare con la propria voce questa narrazione, finalizzata a tracciare un ritratto, scrupoloso e appassionate, dell’autore dell’intero ciclo pittorico della Scuola Grande di San Rocco.

Conosciuta e apprezzata sui grandi schermi di tutto il mondo, Helena Bonham Carter è stata candidata all’Oscar quale migliore attrice per Le ali dell’amore (1997) e come miglior attrice non protagonista per Il discorso del re (2010), ma tra le sue nomination ci sono anche Emmy Awards, Golden Globes e la vittoria di un Premio BAFTA. Inoltre, essendo la  compagna e musa di Tim Burton per oltre un decennio, è comparsa in diversi dei suoi film a partire dagli anni Duemila, da Big Fish (2003) a La fabbrica di cioccolato (2005) e La sposa cadavere (2005), fino ad Alice in Wonderland (2010) e Dark Shadows (2012).
Ugualmente conosciuto è l’affascinante Stefano Accorsi, il cui primo successo di pubblico risale al 1996 con la partecipazione al film Jack Frusciante è uscito dal gruppo; appena due anni dopo, vincerà già un David di Donatello recitando in Radiofreccia di Ligabue. Diretto da Gabriele Muccino, Ferzan Özpetek e Michele Placido, è con quest’ultimo che si imbarcherà nel 2002 in un altro progetto cinematografico di derivazione biografico-artistico: parliamo di Un viaggio chiamato amore, racconto della tormentata storia d’amore tra la scrittrice Sibilla Aleramo e il poeta Dino Campana; biopic per cui Accorsi si è aggiudicato anche la Coppa Volpi come miglior attore alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia del 2002.

Non ha bisogno di presentazioni il pluripremiato regista Peter Greenaway, autore di celebri film come I misteri del giardino di Compton House (1982), Il ventre dell’architetto (1987), Il cuoco, il ladro, sua moglie e l’amantee(1989), Nightwatching (2007) e attualmente a lavoro sull’attesa pellicola Walking to Paris, dedicata a un altro grande protagonista dell’arte, Costantin Brancusi.

Tintoretto. Un Ribelle a Venezia è l’esclusivo docu-film firmato da Sky Arte e distribuito da Nexo Digital, che sarà nei cinema italiani per soli tre giorni, il 25, 26 e 27 febbraio 2019. Per saperne di più e acquistare i biglietti nella sala cinematografica più vicina, consultate la sezione speciale dedicata a Tintoretto: arte.sky.it/Tintoretto.

[Immagine in apertura: Stefano Accorsi, photo by Filippo Milani, courtesy Saverio Ferragina]