Alberto Burri: fotografie e fotoritratti nella “sua” Città di Castello

17 Marzo 2019

Alberto Burri, agli Ex Seccatoi Tabacco, Città di Castello. 1991. Foto di Lionello Fabbri

Sono previsti 6 mesi di apertura per la mostra Obiettivi su Burri. Fotografie e fotoritratti di Alberto Burri dal 1954 al 1993, in programma a Città di Castello, negli spazi della Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri – Ex Seccatoi del Tabacco.
Aperta fino al 12 settembre e curata da Bruno Corà, la rassegna rappresenta la prima ricognizione dedicata al rapporto tra il celebre artista umbro e l’arte fotografica.

Alberto Burri, presso il Grande cretto di Gibellina, 1987. Foto di Vittor Ugo Contino

Una relazione ricostruita a partire dal ruolo e dalle opere dei professionisti della fotografia che hanno ritratto Burri nel corso della sua carriera, in diverse fasi della sua vita. Tra loro, figurano alcuni dei protagonisti assoluti del settore come Aurelio Amendola, Gabriele Basilico, Giorgio Colombo, Ugo Mulas, Arturo Zavattini e altri ancora.
Promossa dalla Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri, in omaggio all’artista scomparso nel 1995, la mostra rivela lati autentici della sua esistenza e della sua quotidianità, insieme alle sue abitudini, alle sue espressioni, ai luoghi a lui cari.
Si tratta di temi al centro anche del catalogo associato alla mostra, che riunisce le immagini più significative dei fotografi prescelti, i saggi e i contributi critici di Bruno Corà, Aldo Iori, Rita Olivieri e Chiara Sarteanesi.

L’apertura di questa mostra, infine, coincide con l’inaugurazione dei nuovi 2.300 metri quadrati della struttura museale, opportunamente messi a norma presso gli Ex Seccatoi; si tratta di spazi nei quali, oltre a questa esposizione, in futuro verranno ospitate iniziative di studio e approfondimento sull’opera di Burri.

[Immagine in apertura: Alberto Burri, agli Ex Seccatoi Tabacco, Città di Castello, 1991, foto di Lionello Fabbri. Immagine nell’articolo: Alberto Burri presso il Grande cretto di Gibellina, 1987, foto di Vittor Ugo Contino]