A Roma, la Reggia di Nerone torna al suo antico splendore

20 Aprile 2019

Il padiglione centrale visto dalla fontana-ninfeo. Ricostruzione virtuale. Credits: Parco archeologico del Colosseo, foto Progetto Katatexilux

Al termine di un decennio di lavori, la cosiddetta Domus Transitoria sul Palatino, a Roma, ha finalmente aperto le proprie porte al pubblico. In quella che fu la reggia personale di Nerone, collocata a metà del percorso che conduceva dal Palatino all’Esquilino ed eretta prima del 64 d.C., sono stati condotti interventi di studio e restauro.
Si tratta di opere comprese nel programma messo a punto per il Parco Archeologico del Colosseo, finalizzato a “restituire ai visitatori luoghi e percorsi da tempo inaccessibili“, come ha raccontato il Direttore del sito, Alfonsina Russo.

A quanti decideranno di includere questa dimora nel proprio itinerario tra le antichità romane, verrà proposta una combinazione di stimoli visivi, tra l’osservazione diretta di molti elementi d’epoca e sollecitazioni virtuali, che forniranno utili e affascinanti integrazioni.
Tra le testimonianze antiche delle quali è stato possibile ripristinare l’originaria bellezza, si segnalano uno spazio originariamente occupato da un ricco ninfeo, un triclinio circondato da colonne di porfido e pilastri in marmi policromi e due stanze nelle quali sono ancora leggibili gli apparati decorativi formati da affreschi, stucchi e pavimenti marmorei.
Infine, attraverso l’utilizzo di visori, è possibile immergersi nelle atmosfere dei lussuosi interni di Roma Antica: sono tre le installazioni multimediali incluse nel percorso di visita.

[Immagine in apertura: Il padiglione centrale della Reggia di Nerone visto dalla fontana-ninfeo. Ricostruzione virtuale. Credits: Parco archeologico del Colosseo, foto Progetto Katatexilux]