Gli artisti e la globalizzazione dell’immagine

1 Giugno 2019

Andreas Gursky La défense, 1987-1993 Mart, Deposito Eredi Alessandro Grassi

È una vera e propria rivoluzione visiva quella che ha interessato gli ultimi decenni, trasformando l’immagine in un “bene” fruibile a velocità sempre maggiore, complice la diffusione delle nuove tecnologie digitali. Prende le mosse da questo assunto la mostra Everyday Life. Economia globale e immagine contemporanea, curata da Gabriele e Lorenzoni e Carlo Sala presso la Galleria Civica di Trento, visitabile sino al primo settembre.

Nel solco delle tematiche affrontate dal Festival dell’Economia di Trento, in corso fino al 2 giugno, la rassegna punta a mettere in evidenza le dinamiche dell’oggi, focalizzandosi soprattutto sul senso dell’immagine e sulla sua fruizione, tra progresso e sconfitta.

Le opere di Andreas Gursky, Fischli & Weiss, Shirin Neshat e Wolfgang Tillmans custodite nelle collezioni del Mart fungono da prologo iconografico alla mostra restituendo, attraverso la fotografia, l’immaginario degli anni Novanta, all’inizio di quel processo di globalizzazione che ha condotto agli esiti attuali. Non mancano i protagonisti dell’arte italiana, attivi sui medesimi fronti e autori di riflessioni dal grande impatto.

Dalle opere di Adrian Paci, Alessandro Calabrese, Brigitte Niedermair, Daniele Girardi, Dido Fontana, Discipula, Filippo Berta, Filippo Minelli, Giovanni Morbin, Hannes Egger, Ingrid Hora, Nicolò Degiorgis, Paolo Ciregia, The Cool Couple emergono i confini di una rivoluzione culturale che ha tramutato ciascuno di noi in un prosumer – creatore e, al tempo stesso, consumatore di immagini.

[Immagine in apertura: Andreas Gursky, La défense, dettaglio, 1987-1993, Mart, Deposito Eredi Alessandro Grassi]