Gli “sguardi differenti” di tre fotografi in Friuli Venezia Giulia

27 Giugno 2019

Martín Weber, Quiero ser policía. To be a policewoman. Maclovio Rojas. Mexico

Giulia Iacolutti, classe 1985 e una predilezione per i progetti tra l’America Latina e l’Italia; Giorgio Lotti, classe 1937 e decine di reportage in Medio ed Estremo Oriente realizzati nell’arco di 40 anni di attività; Martín Weber, classe 1968 e vincitore Great Prize on Installations and Alternative Media al National Salon in Argentina, nel 2016: sono i tre “sguardi differenti” della 33esima edizione di Friuli Venezia Giulia Fotografia.
Promossa dal CRAF – Centro Ricerca e Archiviazione della Fotografia, la rassegna punta a raccontare il nostro mondo attraverso il talento fotografico “differente” di autori in grado di convogliare l’attenzione oltre le più frequenti narrazioni.

La manifestazione è associata a tre mostre personali, che sono state inaugurate o verranno aperte prossimamente tra Spilimbergo e San Vito al Tagliamento. Nel caso di Giulia Iacolutti, l’esposizione inaugurata lo scorso 22 giugno è la prima mostra italiana: in questa occasione espone il suo progetto Jannah. Il giardino islamico del Chiapas, ripercorrendo la sua esperienza a stretto contatto con una piccola comunità isolata del Messico – alla Antiche Carceri di San Vito al Tagliamento, fino all’1° settembre.
Palazzo Tadea, a Spilimbergo, fa invece da cornice agli altri due progetti espositivi. Il fotografo argentino Martín Weber presenterà – dal prossimo 29 giugno e fino al 18 agosto – la sua Mapa de Sueños Latinoamericanos, mostrando gli esiti del suo toccante e poetico viaggio in America Latina, nel corso del quale ha chiesto a centinaia di persone incontrate di fissare su una piccola lavagna nera un desiderio o un sogno irrealizzato.
Dal continente americano, l’attenzione si sposta verso l’Asia con Cina Cina Cina, la personale che riunisce settanta fotografie – a colori e in bianco e nero – di Giorgio Lotti, realizzate fra il 1974 e il 2002: quest’ultima mostra sarà visitabile dal 24 agosto al 22 settembre.

[Immagine in apertura: Martín Weber, Quiero ser policía. To be a policewoman. Maclovio Rojas. Mexico]