A Londra, Regent’s Park torna ad accogliere Frieze Sculpture

5 Luglio 2019

Robert Indiana, One Through Zero, 1980-2002, Waddington Custot, Frieze Sculpture 2019

Tracey Emin, Lars Fisk, Robert Indiana, Vik Muniz, Jaume Plensa, Tom Sachs sono tra i protagonisti dell’edizione 2019 di Frieze Sculpture, la collettiva dedicata alla scultura che contribuirà ad animera l’estate di Londra.
Selezionati da Clare Lilley – direttore del Programme at Yorkshire Sculpture Park – attraverso i loro lavori questi e gli altri artisti proposti delineano una panoramica dell’arte plastica internazionale, rappresentando Paesi, stili e tecniche eterogenei.

L’appuntamento rinsalda il legame tra il Regent’s Park di Londra e l’arte, trasformando per tutta l’estate questo luogo in una tappa imperdibile degli art lovers di passaggio – o di base – nella capitale inglese.
D’altronde, lo ha rimarcato la stessa direttrice Jo Stella-Sawicka: “Frieze Sculpture è diventata una meta annuale imperdibile per i londinesi come per gli amanti dell’arte internazionale. The English Gardens sarà ancora una volta un museo senza pareti, accessibile a tutti“.

Il percorso espositivo, visitabile gratuitamente fino al 6 ottobre prossimo, include opere di dimensioni monumentali, lavori interattivi e un importante intervento del Maestro della Pop Art Robert Indiana, scomparso nel maggio 2018 e noto il tutto il mondo per l’iconica scultura raffigurante la parola LOVE. I visitatori di Frieze Sculpture riconosceranno il suo iconico “marchio” nella serie numerica realizzata in acciaio Corten, nella quale tutti i numeri da 0 a 9 sono stati riprodotti in grande formato e disposti a intervalli costanti, formando una circonferenza.

Si deve allo sculture newyorkese Tom Sachs l’opera che raffigura un personaggio del libro per bambini My Melody in una maxi versione, alta 3 metri. Dell’artista britannica Tracey Emin è invece stata scelta When I Sleep, nella quale una figura bronzea appare al tempo stesso toccante e spaventosa. La dimensione dell’infanzia e il tema della memoria si combinano nella riproduzione, a grandezza naturale di una macchinina Jaguar E-Type Matchbox del 1973 eseguita dall’artista brasiliana Vik Muniz.

[Immagine in apertura: Robert Indiana, One Through Zero, 1980-2002, Waddington Custot, Frieze Sculpture 2019]