Le inquietudini fotografiche di Roger Ballen, a Milano

4 Luglio 2019

Roger Ballen, Blinded, 2005 © Roger Ballen

Si intitola The Body, The Mind, the Space la mostra dedicata dalla Fondazione Sozzani di Milano a Roger Ballen: un excursus in 50 scatti sulla carriera del fotografo americano, dagli anni Settanta a oggi, visitabile fino all’8 settembre. Un’occasione imperdibile per conoscere da vicino il linguaggio di Ballen, impegnato da anni in una indagine sull’invisibile e su quel confine sottile che divide realtà e immaginazione.

Come esplicitato dal titolo, sono tre i temi che innervano la rassegna: il corpo, la mente e lo spazio, punti di ancoraggio della poetica di Ballen, autore di ritratti psicologici che lasciano il segno e “narratore” di atmosfere e luoghi evanescenti, abitati da presenze fantasmatiche, al limite dell’inquietudine.

Oggetti, disegni, sculture e tracce di un passaggio solo intuibile, ma non verificabile concretamente, completano gli scatti di Ballen, interessato a restituire, attraverso le proprie immagini in bianco e nero, una sorta di mistero del mondo, come lui stesso afferma: “Realtà è una parola che non ha significato per me. È insondabile. Preferisco esprimere il mistero di questo mondo piuttosto che riflettere sulla sua natura fondamentale”.

[Immagine in apertura: Roger Ballen, Blinded, dettaglio, 2005 © Roger Ballen via fondazionesozzani.org]