Una scultura di Diego Perrone al Museo Nazionale Romano

26 Luglio 2019

Diego Perrone, La notte all'indietro pesa. Museo Nazionale Romano - Palazzo Massimo. Ph. Giorgio Benni

Prosegue il “tour espositivo” del nuovo progetto di Diego Perrone, l’artista astigiano che si è aggiudicato la terza edizione di Italian Council, il bando pubblico finalizzato alla promozione dell’arte contemporanea italiana nel mondo. Prima della sua temporanea esposizione – fino al 7 gennaio 2020 – nella Sala della dea Roma del Museo Nazionale Romano – Palazzo Massimo nella capitale, la scultura dal titolo La notte all’indietro pesa è stata presentata a Bullseye Projects di Portland, nell’Oregon. Dopo la permanenza capitolina, nel corso del prossimo anno raggiungerà prima l’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles e quindi il Museo svizzero di San Gallo; da settembre resterà esposta alla Crypta Balbi.

Il lavoro è stato eseguito da Perrone impiegando la tecnica pate de verre – letteralmente “pasta di vetro” – che ha lui stesso spiegato “consiste in una fusione a cera persa del vetro in uno stampo di gesso refrattario“. Tutte le sculture realizzate seguendo tale metodo, una volta ultimate, “sembrano blocchi di minerali scolpiti con colori innaturali e la persistenza dei vetri opachi ne accentua la matericità e la fisicità“, ha sottolineato ancora Perrone.
In occasione del suo “passaggio” al Museo Nazionale Romano, l’opera è stata messa a confronto con un affresco del IV sec. d.C. che rappresenta Venere seduta, rinvenuto nel 1655 nei pressi del battistero di San Giovanni in Laterano. Per Daniela Porro, che dirige il museo romano, “la scultura di Diego Perrone a ben guardare evoca la presenza di una civetta, uno dei simboli di Atena / Minerva, legata al tema notturno dell’opera dove passato e futuro si fondono in un ricordo ancestrale che la materia vitrea esalta e al contempo disconosce“.

[Immagine in apertura: Diego Perrone, La notte all’indietro pesa. Museo Nazionale Romano – Palazzo Massimo, photo by Giorgio Benni]