Caravaggio “superstar” in Giappone

28 Agosto 2019


Non è voluto mancare neppure l’Ambasciatore d’Italia in Giappone, Giorgio Starace, all’inaugurazione di Caravaggio. La verità nell’arte, la mostra dedicata a Michelangelo Merisi e al caravaggismo attualmente in corso all’Hokkaido Museum of Modern Art di Sapporo. Ancora una volta, dopo la precedente esperienza di Caravaggio e il suo tempo: Amici, rivali e nemici, presentata al Museo Nazionale di Arte Occidentale di Tokyo, il grande protagonista della pittura italiana del Seicento torna alla ribalta nel Paese del Sol Levante.

A differenza della rassegna del 2016, la nuova mostra si qualifica innanzitutto come un progetto espositivo itinerante, destinato a fare tappa in tre diverse città del Giappone. Dopo Sapporo, dove sarà visitabile fino al 14 ottobre, Caravaggio. La verità nell’arte sarà infatti allestita al Museum of Art di Nagoya – dal 26 ottobre al 15 dicembre – e, infine, all’Abeno Harukas Museum of Art di Osaka, dal 26 dicembre al 16 febbraio 2020.

Curato da Luigi Ficacci e Shigetoshi Osano, con l’organizzazione dell’Associazione Culturale MetaMorfosi di Roma, il percorso espositivo include circa quaranta opere, provenienti da istituzioni culturali e da collezioni private italiane. Di queste, una decina sono state eseguite da Caravaggio o sono state a lui attribuite; alcune vengono mostrate per la prima volta in Giappone in questa occasione.

Ad accompagnarle ci sono copie d’epoca e dipinti realizzati da autori coevi, la cui presenza intende documentare la notevole fortuna di Michelangelo Merisi, nonché l’immediata influenza esercitata dalle sue scelte stilistiche sugli artisti del suo tempo. La tumultuosa carriera, le vicissitudini che segnarono l’esistenza e l’eredità artistica di Caravaggio sono gli aspetti esaminati nei tre “capitoli” della mostra. L’introduzione è affidata a un’analisi del contesto capitolino intorno al 1600; quindi l’attenzione si concentra su Napoli e, infine, oltre i confini italiani.

[Immagine in apertura: Michelangelo Merisi da Caravaggio, Maddalena, 1606, Collezione privata]