Toscana, una cantina vinicola in una cava dismessa

12 Agosto 2019


L’audacia dell’architettura, a volte, sta nel valorizzare anche i territori apparentemente più complessi, che si rivelano capaci di dare vita, attraverso la riqualificazione, a nuovi centri di aggregazione. Lo testimonia Alejandro Bulgheroni, l’imprenditore argentino impegnato nel settore vinicolo ‒ sue 13 cantine in tutto il mondo ‒ attualmente a lavoro su un nuovo progetto: un’idea ambiziosa, coraggiosa, che entro la fine del 2021 dovrebbe diventare realtà.

Stiamo parlando della creazione di una cantina vinicola all’interno di una cava dismessa, in Toscana. La struttura (immagine in apertura: Courtesy Studio Tori) prevede la riattivazione di un sito abbandonato da oltre trent’anni, situato nel comune di Castagneto Carducci (Livorno). Progettato dallo studio di architettura Tori di Firenze, il complesso sorgerà in perfetta armonia con il territorio circostante, all’interno di un’area fino a oggi trascurata.

Sarà articolata su tre piani, per un totale di 4.500 metri quadrati distribuiti in modo tale da sfruttare al meglio la morfologia del terreno, anche nelle sue zone rocciose. La copertura della cantina sarà dotata di un ampio prato verde, dal quale sarà possibile osservare il mare. Ma al di là degli aspetti architettonici, certamente all’avanguardia, la cantina sarà luogo di accoglienza, con spazi dedicati alla degustazione e alla vendita. Un’opera di riqualificazione del territorio unica nel suo genere, che sembra già avere tutte le carte in regola per divenire uno dei luoghi simbolo dell’architettura enologica italiana del futuro.