Dopo tre anni di restauro, la Madonna della Cesta di Rubens torna a Palazzo Pitti

22 Settembre 2019


Torna di nuovo a splendere la Madonna della Cesta di Rubens (nell’immagine in apertura, a sinistra), dopo l’accurato restauro appena portato a termine dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze. Realizzato dal pittore fiammingo nel 1615 circa, il capolavoro è da poco rientrato nella Galleria Palatina di Palazzo Pitti, rigenerato grazie a un intervento di “ringiovanimento” durato più di tre anni.

A compiere il restauro, un team di specialisti di prim’ordine, composto da Francesca Ciani Passeri, Patrizia Riitano e Andrea Santacesaria, sotto la direzione storico-artistica di Marco Ciatti e Cecilia Frosinini. Gravemente compromesso dal tempo e dai precedenti interventi di ripristino, il dipinto è stato ripulito dagli strati di vernice aggiunti negli anni, ritrovando nuovamente la sua intensa e variegata qualità cromatica.

Prelevata dalle sale della Galleria Palatina nel 2016, la tela ha fatto nuovamente ritorno nella magnifica Sala di Giove, al fianco di altri capolavori assoluti come la Velata di Raffaello, le Tre Età dell’Uomo di Giorgione e la Madonna del Sacco di Perugino. Un rientro atteso da tempo, e così salutato dal direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt: “Quello della “Madonna della Cesta” è un altro grande ritorno di un capolavoro nella Galleria Palatina di Palazzo Pitti in appena tre mesi. A luglio, dopo 75 anni di assenza a causa di un furto da parte dei nazisti, abbiamo potuto accogliere di nuovo il leggendario “Vaso di Fiori” dell’olandese Jan Van Huysum. Poche settimane dopo abbiamo portato nella Sala della Berenice la commovente “Madonna della Gatta” di Federico Barocci, rimasta per oltre dieci anni lontana dagli occhi del pubblico nei depositi degli Uffizi, e la copia coeva del “Tradimento di Cristo” di Caravaggio, anch’essa restaurata. Continueremo su questa strada, per rendere Palazzo Pitti, come merita, il più grande scrigno dei tesori artistici di Firenze”.