A Roma il cinema guarda a Oriente, con Asiatica Film Festival

3 Ottobre 2019


Il vento del cinema asiatico soffia su Roma con Asiatica Film Festival, la rassegna dedicata alla produzione cinematografica orientale, arrivata quest’anno alla sua ventesima edizione. Più di trenta le opere in programma tra documentari e pellicole d’autore, tutte presentate per la prima volta in Italia, e molte delle quali in anteprima mondiale. Dodici, invece, i lungometraggi in lizza, provenienti dall’Afghanistan, dall’India, dalla Corea del Sud e dalla Thailandia.

Inaugurato il primo ottobre, con l’apertura della mostra fotografica Mosaic Myanmar dell’artista vietnamita-americano Minh Pham, il festival prosegue in questi giorni con proiezioni e talk, organizzati negli spazi del cinema Nuovo Sacher e del WeGil, i due baricentri della kermesse. Ideato e diretto da Italo Spinelli, il festival continuerà venerdì 4 ottobre dando spazio all’incontro Le differenze che avvicinano e alla proiezione di Blue, diretto del pluripremiato regista thailandese Apichatpong Weerasethakul.

Arriva invece dall’Asia centrale Aurora, l’opera post-moderna del regista kirghiṡo Bekzat Pirmatov, attesa per il 7 ottobre; mentre il giorno successivo sarà la volta di Many Undulating Things (nell’immagine in apertura), di Bo Wang e Pan Lu. Obiettivi puntati anche sul Belpaese, grazie alla collaborazione tra Asiatica e Fuorinorma Festival Espanso, che per la prima volta offrirà una sezione dedicata ai registi italiani impegnati a raccontare l’Asia. Chiude il calendario The Rest, il nuovo documentario di Ai Weiwei incentrato sul tema dei migranti.