L’arte vola in aeroporto. Inedito museo

22 Gennaio 2013


Un ritardo imprevisto, la finestra che separa dalla coincidenza tra un volo e l’altro; la semplice, banale ma noiosa attesa per l’imbarco. Non è sempre piacevole il tempo passato in aeroporto, ben difficilmente risulta stimolante: a correre ai ripari è lo scalo parigino di Roissy – Charles De Gaulle, che inaugura grazie al sostegno di alcuni tra i più prestigiosi musei del Paese il suo Espace Musée, area destinata ad accogliere mostre di qualità assoluta.

A rompere gli indugi, in queste settimane e fino alla fine di aprile, uno dei più grandi maestri dell’arte francese: sono cinquanta le sculture di Auguste Rodin in prestito dal Musée d’Orsay per “Le ali della gloria”, retrospettiva che si fregia di capolavori come il celebre “Il pensatore” e “L’età del bronzo”. Un’iniziativa che, considerato il traffico dello scalo parigino e il peso degli artisti coinvolti, è destinata a successo sicuro. Ma che non rappresenta una novità assoluta.

Non mancano, anche in Italia, precedenti illustri. Alla monumentalità della scultura guarda, così come Parigi, anche Pisa: risale a dieci anni fa l’allestimento della mostra con cui Igor Mitoraj omaggiava, per il Festival Pucciniano, la “Manon Lescaut”; nel corso degli anni lo scalo toscano ha poi accolto, tra le altre, le creazioni di Kan Yasuda: grandi installazioni a creare suggestivi dialoghi con lo spazio.

Recente l’esposizione, all’aeroporto di Fiumicino, della nuvola multimediale interattiva firmata da Studio Azzurro; intenso il programma espositivo all’interno dello scalo milanese di Malpensa, che negli ultimi anni ha accolto, tra le altre, una retrospettiva su Emilio Tadini. Ad Orio al Serio è in corso, fino a metà febbraio, un omaggio ad alcuni tra i maggiori artisti di sempre, raccontati attraverso la riproduzione dei propri autoritratti. Iniziativa dovuta per un aeroporto intitolato a Caravaggio.