Un brindisi all’arte contemporanea

29 Gennaio 2013


A suggerire la rosa dei finalisti un curatore e critico d’arte di chiara fama, in giuria direttori di musei e collezioni pubbliche tra le più importanti in Italia; a contendersi la prima edizione di “Artisti per Frescobaldi”, premio istituito dalla celebre azienda vinicola, Rä di Martino, Giovanni Ozzola ed Elisa Sighicelli. Vince quest’ultima con il suo “Senza titolo (una botte di ferro)”, fotografia con la quale si entra, letteralmente nel mondo del vino.

In una cisterna dove riposano rossi importanti. Lì si è calata l’artista, per uno scatto che restituisce le stupefacenti iridescenze che i tannini disegnano sull’acciaio: arte involontaria e inconsapevole nata dall’incontro tra natura e lavoro dell’uomo. L’inquadratura, che centra perfettamente l’apertura del serbatoio, sembra quasi riprodurre l’immagine di un occhio: uno sguardo in profondità, a scrutare attraverso il suo prodotto simbolo un intero territorio.

Le colline toscane, cuore dell’opera proposta da Rä di Martino: sul più morbido e placido tra i paesaggi ecco aleggiare due dischi volanti. Curioso cortocircuito tra la fantascienza di oggi e i misteri di ieri: lo spunto arriva infatti da una tavola quattrocentesca su cui compaiono – inspiegabilmente – figure che ricordano ufo. Al cielo guarda anche Ozzola, che mescola riferimenti celesti e terreni, costruendo un’inedita mappa dei poderi Frescobaldi.

I tre lavori costituiscono il cuore di una nascente collezione di arte contemporanea, pronta ad arricchirsi con il passare degli anni: verso la nascita, nel prossimo futuro, di uno spazio espositivo aperto alla curiosità del pubblico. In attesa della seconda edizione del premio, destinata ad avere luogo fuori dai confini nazionali, le opere di Ozzola, di Martino e Sighicelli forniranno spunto per le etichette di una serie limitata di bottiglie da collezione.